Il suo nome ha origine
dalla Chiesa costruita dai Longobardi nel 783 dedicata al martire Miniato, da
allora la cittadina è divenuta borgo.
Le sue origini però si
trovano più indietro, ai tempi degli Etruschi e dei Romani; la città, infatti,
ha dei reperti storici che lo testimoniano, come la necropoli di Fontevivo e
gli scavi di Montecalenne e Montappio.
San Miniato |
San Miniato è parte della
storia, già nel 962 il suo nome inizia ad essere importante, in quanto, con
l’edificazione del castello da parte
dell’imperatore Ottone I, diviene sede dei Vicari Imperiali, con giurisdizione
su tutto il territorio toscano.
Qui sono nati e passati
personaggi illustri, che hanno lasciato il loro segno: uno dei più imponenti è
il Convento dei Francescani, fondato
da San Francesco, quando di ritorno
da Pisa, si formò a San Miniato, nel 1211.
Tra gli imperatori che
risedettero nel borgo (Enrico VI Ottone IV) sicuramente il più ricordato dai
sanminiatesi e Federico II. Il quale fece costruire la Rocca, a lui intitolata, nel 1236.
Quest’area è la più alta e
centrale della città ed è anche l’edificio che la rappresenta. Secondo
gli storici, questo luogo è stata la prigione e la tomba di Pier delle Vigne.
«Ch’io
non posso tacere; e voi non gravi
Perch’io
un poco a ragionar m’inveschi.
Io son colui, che tenni ambo le
chiavi
Del cor di Federigo, e che le
volsi
Serrando e disserrando si
soavi,
Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi
Fede
portai al glorioso ufizio.
Tanto
ch’io ne perdei le vene e i polsi..» (Canto Inferno, XIII, V.58, Divina Commedia)
La Rocca |
Nell’anno in cui la Rocca
fu innalzata,San Miniato era fazione Ghibellina, ma entrò a far parte della
lega Guelfa nel 1291, dopo essersi ribellata al dominio di Carlo d’Angiò e
costituendosi come libero Comune.
Subirono un secondo dominio, quello dei fiorentini, ed un terzo da parte degli
spagnoli, a cui si ribellarono nuovamente grazie a Ferrucci che riportò Firenze
in auge. Ma, sotto Carlo V il dominio fiorentino cessò e San Miniato divenne,
dopo varie autorità, una delle città della Toscana Medicea, sotto la Famiglia Grifoni.
La Città, nominata tale da Cosimo II nel 1620, divenne sede vescovile
con il consenso di Papa Gregorio XV.
Nel 1797 San Miniato
ospita Napoleone I, in visita allo
zio Filippo. Si fermerà nella città per tenere consiglio di guerra.
Nel 1925 diventa provincia
di Pisa.
Iniziano gli anni della II
Guerra Mondiale: la città ne uscirà gravemente lesa.
La ferità più grande
risiede nel centro della città; testimonianze ricordano l’inizio della ritirata
dei tedeschi, che fino a quel momento avevano invaso San Miniato. I cittadini
furono radunati nel Prato del Duomo dopo che un ufficiale tedesco aveva
demandato al Vescovo Giubbi l’ordine di richiamare la popolazione, dato che la
città era in grave pericolo. Il 22 luglio
del 1944, la Cattedrale fu bombardata e con lei trovarono la morte oltre 50
vite.
22 Luglio 1944 |
Quest’evento, così tragico
e ricordato dai cittadini, è stato rappresentato nel film “La notte di san Lorenzo” dei fratelli Taviani, cittadini
sanminiatesi. Il film è stato premiato al 35° Festival di Cannes con il “Grand
Prix speciale della giuria”.
San Miniato dopo la guerra
inizia a ricostruirsi e ad andare avanti. L’Istituto Dramma Popolare,1947,
sicuramente è l’esempio della risalita di San Miniato.
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