Martedì 17 marzo, nella piacevole
e accogliente cornice di Villa Sonnino si sono ritrovati numerosi amici e
amiche che, negli anni, hanno fatto attività sportiva nell’Etrusca Basket di S.
Miniato. Un Dante Bulleri raggiante ha
ricevuto riconoscimenti dai numerosi presenti che hanno fatto festa con Lui. Vedere e sentire la carica di
entusiasmo e di positiva energia che aleggiava nella sala, ascoltare le risate,
i commenti, i racconti, gli aneddoti, le varie situazioni che venivano fuori da
innumerevoli ricordi che da patrimonio dei singoli è diventato condiviso ha
fatto bene a tanti e ci ha piacevolmente riportati tutti indietro nel tempo. E’ emersa l’attualità di una S.
Miniato che cresce e educa in modo sano e coerente, che mantiene viva e rinnova
una tradizione che si trasmette dai nonni e gli zii ai figli e ai nipoti. Siamo già arrivati alla terza
generazione e sembra quasi che sia trascorso appena un battito di ciglia. I grandi continuano a farsi
carico della crescita dei più piccoli trasmettendo esperienza e buoni
insegnamenti.
Da questo gruppo di ragazzi, poi
allargatosi anche al mondo femminile, sono emersi tante brave e grandi persone
che hanno saputo costruire la propria vita e quella dei propri familiari
valorizzando al meglio i primi insegnamenti appresi in una S. Miniato che
cresceva partendo dalle sue scuole di qualità, dalle parrocchie, ed anche dai
campetti di asfalto dove si poteva giocare a pallacanestro.
Io mi chiedo spesso come saremmo
noi oggi se non avessimo potuto fare queste esperienze. E vivere l’oggi in maniera
propositiva o, se volete, proattiva c’impone di continuare nella ricerca
dell’innovazione in continuità con le nostre radicate tradizioni.
L’Etrusca è ancora in crescita, o
in espansione, se volete, e non mi riferisco agli encomiabili successi sportivi
delle squadre nei vari campionati ma alle numerose richieste di bambini e
bambine che vogliono iniziare a giocare a basket, ai Loro genitori che sono ben
felici di affidarli a una società sana e di grande e lunga esperienza.Purtroppo abbiamo spazi limitati
e ormai questi non sono più sufficienti ad accogliere tutti, a questo dovremo
trovare una soluzione. Fra i tanti era presente alla
festa un nucleo di giovani che nel lontano 1975 portarono la squadra di S. Miniato al decimo posto nel
campionato nazionale dei Giochi della Gioventù a Roma. Fu sulle ali di quel successo
che, in modo molto semplice e immediato, ospiti della famiglia Barnini si
ritrovarono a cena il Presidente della Cassa di Risparmio di S. Miniato Silvano
Vallini e il Sindaco Nacci.
Fra un piatto di chiocciole e un
buon bicchiere di rosso furono gettate le prime basi per dare a S. Miniato di
un moderno Palazzetto dello Sport.
La nostra società moderna è più
complessa e molto articolata, le situazioni non sono sicuramente facili
rispetto a più di quaranta anni or sono, però personalmente ritengo che valga
la pena di provarci seriamente per dare alle nostre bambine e ai nostri bambini
un’opportunità in più per fare esperienza e crescere in un ambiente sociale più
vero e più sano. L’iniziativa d’incontro sarà
ripetuta, per volontà e interesse di molti e consentire una partecipazione
ancora più larga.
di Bartoli Stefano
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